Paradossi dell'esistenza

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  1. Strider345
     
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    Vi siete mai chiesti la differenza tra un uomo e un dio? Direi che un uomo è un essere creato da un paradossale caso dell'evoluzione, e dio è la paradossale creazione dell'uomo.
    Ma per quale motivo l'uomo ha dovuto creare un dio? Forse per non sentirsi solo... una specie di coscienza comune di tutti gli uomini, uniti insieme come a formare un grande essere unico, solo. Solo nell'universo, solo nella galassia, solo nel sistema solare, solo nella propria mente. L'uomo nasce come essere unito, fisicamente e psichicamente con la propria creatrice, la madre. Ma si stacca ben presto, per acquistare una sua autonomia. E per acquistare ciò che agogniamo per 9 mesi dentro quel caldo abbraccio vitale: la solitudine.
    Dio è un sistema della mente umana che gli permette di non sentirsi solo, di immaginare che ci sia qualcun altro nell'essenza delle cose, e soltanto questa immaginazione dona calore, la finta consapevolezza che ci sia qualcun altro. In fondo è questo il vero e profondo paradosso dell'esistenza: anche quando siamo attorniati dalle persone siamo fondamentalmente soli, e il calore che gli altri ci donano, non è nient'altro che un'illusione.
    Siamo noi stessi a scegliere se accoglierlo o no. Siamo noi che lo rendiamo "reale".
     
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  2. Andre the Immortal
     
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    Ormai mi conoscete...quindi non scandalizzatevi troppo...

    L'uomo ha creato dIo perchè ha una terribile paura di stare solo.

    I deboli devono aggregarsi, devono avere qualcuno con cui condividere, soffrire insieme, "misery loves company"...
    Una persona debole deve delegare i propri pensieri a qualcun altro perchè non ha il coraggio di decidere razionalmente e accettare i propri limiti,
    Se il credente non riesce a capire qualcosa, tira fuori l'omino azzuro magico che tutto vede e tutto sa e il gioco è fatto...

    Ogni credente grida al mondo: «Io sto sospendendo il mio pensare razionale»
     
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  3. Strider345
     
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    Direi che il fatto di credere, di per se, non sia una cosa sbagliata. L'uomo per sua natura è portato a credere in qualcosa e non è sbagliato. Paradossale è credere in un fantomatico essere superiore, questo è certo. Ma credere penso significhi anche avere un fondo di fiducia in qualcosa, e quindi, coloro che credono, in fondo in fondo, hanno fiducia nell'uomo, e quindi in se stessi.
     
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  4. Gamahuaia
     
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    Io non penso che credere sia sbagliato in sè, perchè la fede, o in una cosa o nell'altra può dare conforto nei momenti difficili... Però reputo inspiegabile credere cecamente in un racconto scritto da non si sa chi e non si sa quando, dove si dice che tutta l'esistenza dell'universo è dominata da un essere onnipotente e onnipresente, e che di conseguenza noi dobbiamo comportarci solo per essere in buona luce agli occhi di questo dio... Agli albori le divinità erano utilizzate per spiegare fenomeni naturali o per personificare i vari concetti che man mano si sono sviluppati nella vita dell'uomo, ma ora non hanno più questo significato... La gente che non è abbastanza forte da cavarsela da sola nella propria testa ha bisogno di una "guida" che dica cosa fare e come farlo, cosa è giusto e cosa non lo è... dio è solo una creazione dell'uomo per sfuggire all'incapacità di regolarsi da solo
     
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  5. Zia_GArBagE
     
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    Credo che l'uomo si crei un Dio che gli fa rispettare determinate "norme" per dare un perchè alle azioni giuste che compie.Per non cadere nell'oblio e avere sempre e comunque qualcosa in cui credere e da perseguire.Io credo sia giusto credere,credo sia giusto credere negli ideali,per esempio,del cristianesimo:l'amore per il prossimo,il perdono,ecc
     
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  6. Strider345
     
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    Non sono gli ideali la causa di certi eventi, non è nemmeno il cristianesimo: è l'assoluta perversione intrinseca dell'uomo che ha portato a combattere "guerre sante" facendo scorrere fiumi di sangue, o ad uccidere donne sul rogo perchè avevano un neo sulla pancia.

    Perversione+ignoranza... ecco come descrivere l'uomo. Svegliamolo almeno dall'ignoranza, noi che ne siamo consapevoli.
     
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  7. °Ombra°
     
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    Hai ragione, nascondendosi dietro il cristianesimo (o più generalmente la religione) l'uomo ignorante ha commesso atti inconcepibili.. cosa spinge dei poveri uomini a farsi saltare in aria? sicuramente l'ignoranza, perchè avessero più cultura penso ci penserebbero due volte.
    Ma tornando alla tua domanda del perchè l'uomo ha creato un dio ..
    Beh in principio non perchè si sentiva solo penso, ma perchè potendo l'uomo ragionare (chi più chi meno) e non agire solo secondo l'istinto, si è sempre posto dei perchè sulla sua esistenza.. e quando non poteva dare spiegazioni logiche e razionali, allora utilizzava qualcosa di divino.
    Ora come avete detto non è più la stessa cosa;
    l'uomo debole, per sostenere alcune situazioni in cui si viene a trovare, si affida a una qualche figura lassù che gli spiega cosa è giusto e cosa non è giusto..
    Che poi personalmente la trovi una cosa senza senso è un'altra storia.
     
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  8. Strider345
     
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    Sulla penultima cosa che il detto bisognerebbe creare un post a parte e discuterci per ore, perché la fede di coloro che si fanno saltare in aria a una fede molto più forte di quanto chiunque di noi possa mai pensare. Non credo che sia un fattore di ignoranza in questo caso, ma quanto più nella convinzione di quello che si sta facendo, essere pronti a morire per il proprio paese è un un problema che noi italiani non ci porremo neanche. certo principalmente un fattore di ignoranza, ma non sono sicuro che se quelle persone fossero più colte a combattere per il proprio paese come fanno ora e come hanno sempre fatto.
    E come dice Beppe Grillo: è da considerare un codardo l'uomo che si fa saltare in aria? Siamo più sicuri che noi avremmo un coraggio del genere?
    E' anche vero che questo tipo di visione, cioè farsi saltare in aria per la propria religione, è da considerare fanatismo e quindi sbagliata anch'essa.
     
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  9. °Ombra°
     
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    Bah, non sono del tutto d'accordo..
    Se da piccoli non gli insegnassero ad odiare qualsiasi cosa all'infuori della loro religione e del loro paese.. magari certe cose non accadrebbero..
    In effetti anche persone con più cultura fanno cose mostruose. Si dovrebbe proprio portare un cambiamento radicale in quella concezione che hanno nei confronti della religione penso.. capisco che è quasi un'utopia.
    Ma lasciamo stare che poi andiamo off topic
     
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  10. Gamahuaia
     
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    Anche se rischio di essere leggermente off-topic voglio solo dire che non è del tutto colpa degli estremisti, ma di come in passato si sia interpretato male il corano... Se lo leggessero tutti si capirebbero molte cose, quello è un libro di conoscenza, solo che ormai lo si capisce solo come ordine di imporre l'islam a tutto il mondo... Digressione chiusa
     
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  11. mortina
     
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    Fin dal principio l'uomo ha avuto l'esigenza di credere in un essere superiore...forse per avere un appoggio che lo aiutasse a superare i momenti di difficoltà o forse per credere che dopo la morte ci fosse una vita eterna.
    L'uomo ha creduto nel corso degli anni a un sacco di stupidaggini. Non è forse ridicolo pensare che un essere superiore abbia creato un universo e dato la vita, che un mare si sia diviso o che ci sia stato un diluvio di 40 giorni? eppure per moltissimi anni queste cose sono state credute, e ciò avviene ancora oggi (ad esempio mia mamma ci crede ancora, e anche la panzanini, vero ombra?).
    Associo quindi la religione all'ignoranz,a che porta, come avete detto, non solo a credere a cose irreali ma adirittura a farsi esplodere!
    Eppure, so che è un controsenso e so di non essere coerente, io credo davvero che esista Dio. per me la fede è molto importante, e ogni sera prego affinchè Dio aiuti me e le persone che mi stanno attorno.... Siamo circondati dal male, e perchè Dio non fa qualcosa? Eppure continuo a credere e penso davvero che qualcuno lassù mi aiuti e ascolti le mie preghiere.
    Caspita...mi sono particolarmente applicata stasera... è uno dei discorsi più furbi che abbia mai formulato in vita mia...XD
     
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  12. Andre the Immortal
     
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    Sono pienamente d'accordo con tutto ciò che hai detto, la religione è frutto dell'ignoranza... ogni credente mette in pausa la ragione per credere in qualcos'altro... ma la grande capacità di una persona credente però matura, secondo me, sta proprio nel riuscire a non farsi condizionare nella vita di tutti i giorni dalla propria credenza, riusicre a scendere a compromessi, non credere ciecamente a tutto ciò che viene propinato, perchè è proprio l'esasperazione che porta ai casi più eclatanti di integralismo di cui la storia è rozzamente ricamata...

    Io non credo, ma non ho niente da dire a qualcuno che crede, ognuno è libero di fare ciò che vuole... ma è quando un credente mi viene a dire cosa devo fare IO in base alle SUE credenze che l'equilibrio aureo crolla...
     
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  13. Maailman loppu
     
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    Io sono pagana e quindi credente, per cui non condivido il postulato per cui Dio (o meglio, "la Divinità", "Dio" purtroppo è un termine che è stato accaparrato dalla terminologia cristiana) sia un'invenzione di sana pianta. Io credo che esista un qualche tipo di energia creatrice o di "ordine superiore" (quello che i Celti chiamavano OIW), di cui secondo me l'uomo (e forse non solo l'uomo, dato che pare che anche animali come i gorilla celebrino i primordiali riti religiosi, cioè quelli funebri) si rende conto. Naturalmente personificare una divinità significa darle un limite e renderla comprensibile al cervello di un essere comunque limitato, e quindi "inventare" la propria immagine di questa energia creatrice... l'errore che fanno le grandi religioni monoteiste (Ebraismo, Islamismo e Cristianesimo) non è ritenere che esista una Divinità, ma pretendere che la personificazione che ne danno loro sia l'unica giusta, mentre non è altro che un'umanizzazione di un concetto troppo vasto per il nostro livello di comprensione.

    Il valore etico della religione (ammesso che sia una religione positiva, se poi qui c'è qualche seguace di Kalì che pratica sacrifici umani alla dea della morte non si senta incluso in questa parte!) è DI PER SE' alto, in quanto la religione positiva celebra la Vita e il rispetto di essa... Come avrete capito non sono proprio una Papa girl, ma riconosco che "Ama il prossimo tuo come te stesso" (Mt 19,16-19). è un limite morale non da poco, se viene seguito senza travisamenti. Ma non parliamo solo della morale cristiana! Ecco allora "non fare al prossimo ciò che non vorresti fosse fatto a te" (parole... no, non di Gesù, ma di Confucio) o "Fa' ciò che vuoi, finche non fa male a nessuno" (rede Wiccan)... e che dire del rispetto per la natura che proviene dall'animismo, o la razionalità e il controllo di se stessi in vista della liberazione dalla sofferenza, che sono le aspirazioni del praticante buddhista? Poi ci sono gli atteggiamenti degenerati, gli estremismi, che se guardate bene contraddicono quasi sempre le loro matrici originali in un punto: predicano il Divino come Amore e come Creatore, ma in suo nome portano odio e distruzione. E tanto per attualizzare, ricordo che nel Corano la "strage di innocenti" quale potrebbe essere un attentato, è considerata peccato gravissimo. Allo stesso modo, gli Inquisitori dei secoli passati ignorarono bellamente le fondamentali premesse del Vangelo... e così tante persone innocenti finirono sul rogo...

    Per concludere, un pensiero: ciò che ci distingue dagli animali meno evoluti è la presenza dell'autocoscienza, ciò del "sentire che sentiamo". Io vedo la spiritualità come una delle maggiori espressioni dell'autocoscienza, e quindi mi piace definire la religione come culto dell'autocoscienza, in quanto trasportiamo in noi stessi quel sentimento dell'infinito e quel "divino intuito" qualunque cosa esso sia, e interagiamo con esso tramite i moti dell'anima.
     
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  14. Andre the Immortal
     
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    CITAZIONE
    Allo stesso modo, gli Inquisitori dei secoli passati ignorarono bellamente le fondamentali premesse del Vangelo... e così tante persone innocenti finirono sul rogo...

    Per l'inquisitore il modo in cui colpivano gli inquisiti derivava da una postilla dei testi sacri a cui si riferivano, è una mistificazione divertente quanto terribile...

    Nei testi sacri vi era scritto di non far versare sangue a nessuno, o una cosa simile e così gli inquisitori si sono dati da fare per trovare forme di tortura in cui si potesse non far versare una sola goccia di sangue alla vittima... E credetemi ce ne sono di infiniti...
     
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  15. Strider345
     
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    Ma il fondamentale problema non è tanto il cristianesimo, è l'uso che l'uomo ne ha fatto che è orribile. come con tutte le altre religioni! Io credo che chi abbia scritto la bibbia, ovviamente come racconto che rimanesse nella storia, tipo non so, la divina commedia dantesca, l'abbia fatto non sicuramente per creare tutto ciò che è avvenuto dopo. Credo che lo scrittore anonimo (o gli scrittori della bibbia anonimi), si sarebbero rivoltati nella tomba se fossero venuti a sapere ciò che ha causato il loro racconto!
     
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16 replies since 5/10/2007, 21:43   252 views
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