[Crisi Climatica] Al Gore

Articolo della repubblica del 27 settembre

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  1. Strider345
     
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    27 settembre
    La Repubblica


    IL MO PIANO MARSHAL PER SALVARE LA TERRA
    AL GORE



    Intro
    La settimana scorsa sono accadute due cose estremamente importanti. Prima di tutto cinque giorni fa, in coincidenza con l'equinozio che nell'emisfero settentrionale segna la fine della stagione più calda dell'anno, è stata effettuata una misurazione ufficiale per determinare in che percentuale si sia sciolta la calotta polare. Non soltanto si è appurato un minimo storico, inferiore del 22 per cento ai dati rilevati nel corso dell'ultimo accertamento; si è altresì scoperto che si sono sciolti un milione di miglia quadrate e che ne sono rimaste soltanto 1,6 milioni. Questo significa che in meno di soli 23 anni l'intera calotta polare settentrionale potrebbe scomparire del tutto e se cosi accadrà potrebbe non ritornare per milioni di anni.
    Ci troviamo alle prese con una vera e propria emergenza planetaria. Non possiamo limitarci a parlane e discuterne. Dobbiamo necessariamente passare all'azione, prendere provvedimenti, risolverla con la massima urgenza.
    La seconda cosa importante accaduta la settimana scorsa sono stati i festeggiamenti nel mondo del ventesimo anniversario di una vicenda di enorme successo. Il buco nello strato di ozono era stato scoperto in tutta la sua gravita nel 1985, quantunque se ne parlasse già dal 1973. La comunità internazionale non aveva fatto nulla per contrastarlo o porvi rimedio per undici anni di fila. Poi, dopo aver scoperto che il buco nell'ozono si stava allargando a dismisura, nel volgere di un anno e mezzo soltanto si è finalmente passati all'azione. Alcuni avevano detto che la situazione sarebbe stata risolta grazie a interventi volontari.
    Altri avevano ipotizzato che le aziende avrebbero saputo quali iniziative prendere. Il segretario degli Interni di allora propose di adottare contromisure adeguate a livello personale.
    La risposta all'epoca era stata questa: «Indossate sempre gli occhiali da sole e portate il cappello».
     
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  2. Maailman loppu
     
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    ...Al Gore parla bene, benissimo, e così parlò anche il governo tedesco lo scorso aprile, quando, constatato che 25 gradi a Berlino all'inizio della primavera erano un po' troppi, fece scattare l'allarme e impose l'aumento delle tariffe dei voli aerei per limitare l'utilizzo di questi e quindi il consumo di carburante, supplicando sulle reti nazionali la gente di preferire l'uso di treno e mezzi pubblici meno inquinanti rispetto alle automobili. Da noi, invece, con stile tutto italiano, prima si è gridato che le temperature hanno conosciuto l'aumento più alto d'Europa e poi si è smentito che si trattasse di effetto serra, che in realtà tutto dipende da fattori geoclimatici e astronomici naturali, che Padre Pio sorride e quindi non c'è da preoccuparsi, ecc. ecc. Il moto di preoccupazione più patetico è venuto dal Live Earth: star che cantano una sera invasate dallo spirito tutto anni Ottanta di "We are the World", vi lascio immaginare lo stato dei luoghi scelti per i concerti in contemporanea dopo il deflusso dei nobili ascoltatori propianeta. E non dimentichiamo che anche Gore, che adesso si proclama paladino con il mantello verde, il cavallo a idrogeno e la spada fotovoltaica, fa parte di quel partito democratico che, sotto Clinton, "Ha sabotato il Protocollo di Kyoto insistendo sul fatto che foreste e terreni coltivati venissero inclusi nel calcolo della percentuale di riduzione delle emissioni degli Usa, ridicolizzando l'intero trattato (che era stato concepito in primo luogo per ridurre l'inquinamento da biossido di carbonio provocato da automobili e industrie). Ha accelerato le trivellazioni di gas e petrolio sui terreni demaniali federali a un ritmo che è pari, se non in alcuni casi superiore, a quello dei livelli di sfruttamento registrati durante l'amministrazione Reagan. Ha approvato la vendita di un giacimento petrolifero californiano nell'ambito del più vasto accordo di privatizzazione della storia americana e ha dato il via libera alla Riserva Nazionale Petrolifera in Alaska (cosa che nemmeno Reagan si era spinto a fare) (cfr. Michael Moore - Stupid White Men).

    Vi ho messo qui un paio di motivi per cui non penso esattamente che Gore abbia scritto queste parole piangendo e con il cuore gonfio per non essere ancora riuscito a salvare il mondo. I Democrats, esattamente come i Republicans, hanno fatto i loro bei danni ambientali - li abbiamo fatti tutti, d'altronde - e ora, come molti altri governi di altri Paesi, gridano l'allarme. Un grido d'allarme che però nella maggior parte dei casi corrisponde ad un tremendo immobilismo, dati i costi di attuazione di misure che riducano effettivamente l'inquinamento (aumento dell'uso di risorse energetiche ecosostenibili, fabbricazione di automobili elettriche/a idrogeno, ecc.) e le rinunce che nessuno, nè i produttori nè i governi così pieni di disperazione, si sentono di fare. Sarà anche pessimista, ma finchè non vedo la firma degli Stati Uniti (magari con il prossimo governo, se la Dea vuole non Repubblicano) sul protocollo di Kyoto e non vedo procedimenti concreti per curare la febbre e l'avvelenamento del nostro pianeta, il falso zelo dei politici non mi smuove. Gore sta facendo quello che ha fatto in Italia Prodi con la guerra in Iraq: prima di salire al governo gridava al ritiro delle truppe, con un pacifismo che, al confrondo, avrebbe fatto sembrare il Dalai Lama un signore della guerra. è demagogia. Demagogia. Gli americani iniziano ad averne le palle piene di Bush (era ora), e i Democratici preparano la campagna elettorale.

    Detto ciò, è ovvio che sostengo tutto ciò che possa aiutare a guarire la nostra Terra. Di positivo posso dire che ad Alessandria la raccolta differenziata è tra le più efficienti del Piemonte (35% dei rifiuti recuperato e riutilizzato, stando a ciò che ho sentito al convegno sul progetto "Ecolavori"), e nonostante Fabbio non sia molto dell'idea, comunque il dibattito sull'ecosostenibile è in corso. è qualcosa di piccolo, ma comunque concreto.
     
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  3. Strider345
     
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    CITAZIONE
    Post del 21/06/06: “Una verità scomoda”, Al Gore ci presenta la crisi climatica.

    “Una verità scomoda”, Al Gore ci presenta la crisi climaticaimage

    Al Gore, vicepresidente USA con Bill Clinton, dopo la fallita scalata alla presidenza, ha deciso di dedicarsi a una sua crociata personale per salvare il mondo. Ha scritto un ottimo libro, Una verità scomoda (An inconvenient Truth) sulla crisi climatica terrestre e ne ha tratto, per la regia di Davis Guggenheim, un documentario attualmente distribuito in America dal circuito Paramount, che in Europa arriverà, purtroppo, solo a fine anno.

    Diciamo purtroppo, perché i dati alla base della pellicola sono aggiornati e non lo saranno più fra qualche mese, quando si tireranno le somme dell’annata meteorologica.

    Ma salvare il mondo da cosa? Secondo Gore, e gli scienziati che collaborano con lui, dal riscaldamento termico dell’atmosfera causato dall’accumolo di biossido di carbonio (CO2). Tale accumolo, dovuto all’uso dei combustibili, è responsabile del raddoppio degli uragani di classe 4 e 5, quelli catastrofici e devastanti, nell’ultimo trentennio, di cui Catharina che distrusse New Orleans la scorsa estate è solo un esempio del “fuoriscala” imminente.

    Per il riscaldamento dell’atmosfera, in Colombia, la zanzara responsabile della malaria ha raggiunto nelle Ande quote superiori ai 2000 metri, divenendo stanziale in aree prima indenni.

    Il distacco dei ghiacci dalle coste groenlandesi è raddoppiato in dieci anni, 279 specie vegetali e animali sono scomparse dalle aree polari.

    Se non si porrà rimedio, in 25 anni raddoppieranno i morti per la calura (300.000 all’anno), le ondate di caldo torrido saranno sempre più frequenti e intense e accompagnate da siccità e incendi vastissimi. Il livello del mare salirà di oltre sei metri per lo scioglimento dei ghiacci del Nord e dell’Antarico, inghiottendosi, per esempio, tre quarti della Florida, la pianura gangetica e la regione di Scianghai.

    Nel 2050,. in estate, l’oceano Artico potrebbe essere sgombro di ghiacci. Un milione di specie sono a rischio estinzione.

    Le argomentazioni sono accompagnate da immagini shoccanti e spettacolari che avremmo voluto mostrarvi, ma che per ora sono disponibili solo sul sito An inconvenient Truth che vi consigliamo di visitare attraverso Google (link sottostante oppure, www.climatecrisis.net)

    Vedi il Trailer by Google

    Al Gore è un idealista e dice di agire da privato cittadino che intende assumersi la propria responsabilità individuale nell’evitare il disastro finale e invita tutti gli uomini di buona volontà a fare altrettanto ed esemplifica.

    Ogni americano produce mediamente sette tonnellate e mezzo di biossido di carbonio all’anno con le sue attività personali (mangiare, lavarsi, scaldarsi, vestirsi, viaggiare ecc.): se tali attività vengono svolte oculatamente, quel quantitativo può essere drasticamente ridotto e ognuno contribuirà, per la sua parte, a limitare l’aumento della concentrazione di CO2 nell’aria. I consigli, sei pagine, sono più o meno quelli che potrebbe darvi Pecoraro Scanio con un due o tre curiosità: comprate energia elettrica dalle compagnie che la producono in modo non convenzionale (potenza di un mercato libero!), mangiate meno carne, perché il bestiame è il massimo responsabile della seconda fonte di inquinamento atmosferico, il metano, e comperate frutta, verdura e alimentari freschi e provenienti dalla vostra regione, risparmiando l’energia per trasporarli da lontano e quella per conservarli refrigerandoli.

    OK, ma forse Al Gore, più che un idealista, è un ingenuo o uno che si sta preparando una piattaforma pseudoambientalista per la fine del mandato di Bush e le Conventions democratiche.

    Sì, perché il suo bellissimo discorso finisce lì, nella proposta di appiattire la curva di incremento dell’inquinamento, per allontanare nel tempo la crisi climatica epocale. Una sorta di terapia di mantenimento, destinata a rinviare gli effetti letali della malattia, ma non a rimuoverne definitivamente le cause.

    Francamente encomiabile per un privato cittadino, ma un po’ poco per uno che ha tentato di governare il Paese che consuma più energia al mondo e che, forse, pensa di avere un'altra chance per poterlo fare in futuro.

    Resta comunque il nostro giudizio positivo sul libro e l’attesa per il documentario. E il plauso per avere portato a conoscenza del grande pubblico, in termini chiari e comprensibili, la realtà incombente. Forse questo porterà altre intelligenze a proporre e a sostenere soluzioni in grado di fermare quella curva che, più o meno velocemente, continua comunque a salire. E governi saggi, preoccupati di un futuro non soltanto immediato, ad assumere decisioni drastiche, ma indispensabili, se vogliamo che nel 2050 esistano ancora Miami e Venezia.

    Senza dubbio c'è un interessa da parte di Al Gore alla presidenza. In ogni caso, perchè non avere come presidente una persona di così giusti ideali? La crisi climatica non è una favola,è ampiamente dimostrata e possiamo accorgercene anche tutti noi appena usciamo di casa. Si spera solo che, se dovesse venire eletto, rispetti quello che ha proposto.
     
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  4. Andre the Immortal
     
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    La crisi climatica... il più grande problema odierno, eppure passa inosservato quotidianamente... nessuna trova strane le temperature che abbiamo avuto nelle ultime settimane... ma è la teoria della rana, niente di nuovo sotto il sole.

    Però riguardo a ciò non riesco a spiegarmi una cosa...
    Userò una piccola storiella per cercare di rendere l'idea.
    Un po' di tempo fa, tornavo dalla campagna con qualche amico in autobus, era un primo pomeriggio estivo, quindi l'autobus era praticamente vuoto.
    Un mezzo da almeno 50 posti veniva usato per portare al massimo una decina di persone. Per rendere l'idea un autobus si aggira più o meno su un 7 litri di cilindrata, si parla di consumi che si aggirano sui 3-4 litri per 10 km. Ora, visto lo spreco osai impudentemente avanzare l'ipotesi che magari si poteva usare un autobus più piccolo per certe rotte, così da contenere un po' gli sprechi, sperando per qualche istante che le persone con cui ero fossero interessate anche un po' alla loro salute e a quella del pianeta... invece le risposte sono state talmente ridicole ed insensate che non sto nemmeno a citarle, tanto per dare l'idea, l'opinione di tutti era che così era meglio perchè si stava più comodi...

    Ora, la mia domanda è: perchè la causa ambientale viene sempre classificata come una cosa infantile e inutile?
    Perchè chiunque s'interessi seriamente per questo pianeta viene etichettato come un sognatore che spera di cambiare il mondo ma che non otterrà nessun risultato?

    Ora come ora la mia coscienza ecologista mi ha soltanto reso consapevole del grande pericolo che stiamo correndo e mi ha tirato nella schiera esigua di quelli che un giorno davanti all'intera umanità diranno: «ve l'avevamo detto»

    bella consolazione...

    CITAZIONE
    In ogni caso, perchè non avere come presidente una persona di così giusti ideali?

    That's my point!
     
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  5. Maailman loppu
     
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    Premetto che io non ho detto che Al Gore fa male a cercare di cambiare il mondo, nè che sia un utopista o simili, ma solo che Al Gore, che agisca da privato cittadino o meno, ha comunque interessi nell'agire con persone (i Democrats) che hanno preso determinati provvedimenti DANNOSI per il pianeta. Quindi io prenderei con le pinze i suoi propositi non perchè siano visionari, ma perchè considero i precedenti dell'azione dei democratici (fermo restando che sono comunque più utili di quelle teste di burro dei repubblicani, eh!). Se poi comunque, anche solo per recuperare voti in campagna elettorale, riesce a far del bene, ben venga..

    Andre, io sono d'accordo con quello che dici riguardo agli autobus...In fondo i miglioramenti vengono da piccoli aggiustamenti concreti... Purtroppo con certe persone si può parlare sperando solo di lasciargli un ricordo anche solo confuso delle nostre parole, senza aspettarci grossi entusiasmi o comprensione incondizionata... per il bene della nostra bile si deve essere pazienti... Però questo genere di discorsi, anche se pure in questo caso raramente, in un futuro potrebbero fare presa se discussi seriamente con persone del settore, quindi perchè mettere da parte l'idea! è buona la soluzione di usare autobus differenti per tratte o orari differenti la soluzione potrebbe essere utilizzare gli autobus più grandi solo nelle tratte più trafficate e in alcune fasce orarie (vedi l'uscita da scuola, e magari una fascia tra le 18 e le 20, quando molti utenti dell'autobus tornano a casa da incombenze varie) e autobus più piccoli per il resto del tempo, coprendo invece le esigenze eccedenti occasionali con l'uso dell'Eccobus.
     
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4 replies since 28/9/2007, 13:42   167 views
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