Giorgio Gaber

Il critico cantastorie per eccellenza della relatà dell'uomo di ogni giorno.Esilarante e ispirat

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  1. Zia_GArBagE
     
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    Per cominciare in bellezza un pezzo non troppo critico e riflessivo:

    Chiedo scusa se parlo di Maria
    non del senso di un discorso, quello che mi viene
    non vorrei si trattasse di una cosa mia
    e nemmeno di un amore, non conviene.

    Quando dico "parlare di Maria"
    voglio dire di una cosa che conosco bene
    certamente non è un tema appassionante
    in un mondo così pieno di tensione
    certamente siam vicini alla pazzia
    ma è più giusto che io parli di

    Maria la libertà
    Maria la rivoluzione
    Maria il Vietnam, la Cambogia
    Maria la realtà.

    Non è facile parlare di Maria
    ci son troppe cose che sembrano più importanti
    mi interesso di politica e sociologia
    per trovare gli strumenti e andare avanti
    mi interesso di qualsiasi ideologia
    ma mi è difficile parlare di

    Maria la libertà
    Maria la rivoluzione
    Maria il Vietnam, la Cambogia
    Maria la realtà.

    Se sapessi parlare di Maria
    se sapessi davvero capire la sua esistenza
    avrei capito esattamente la realtà
    la paura, la tensione, la violenza
    avrei capito il capitale, la borghesia
    ma la mia rabbia è che non so parlare di

    Maria la libertà
    Maria la rivoluzione
    Maria il Vietnam, la Cambogia
    Maria la realtà.

    Maria la libertà
    Maria la rivoluzione
    Maria il Vietnam, la Cambogia
    Maria la realtà
    Maria la realtà
    Maria la realtà

    a questo pezzo di solito faceva sempre seguitare quest'altro bellissimo e più critico; qui già prende sotto esame il nucleo famigliare, un argomento che riguarda l'uomo di tutti i giorni,quello che sta a casa,che fa l'operaio o è già avanti nella sua carriera e che attraverso appunto questo suo descrivere modelli di vita e problemi così terreni,riesce a coinvolgere anche la gente più semplice.

    C'è solo la strada.

    parlato] Maria, ti amo.
    Maria, ho bisogno di te.
    Poi la stringo e la bacio, infagottato d'amore e di vestiti. E anche lei si muove, felice della sua apparenza e del nostro amore. E la cosa continua bellissima per giorni e giorni. Una nave, con una rotta precisa che ci porta dritti verso una casa, una casa con noi due soli. Una gran tenerezza e una porta che si chiude.

    Nelle case non c'è niente di buono
    appena una porta si chiude dietro a un uomo
    succede qualcosa di strano, non c'è niente da fare
    è fatale, quell'uomo comincia ad ammuffire.
    Basta una chiave che chiuda la porta d'ingresso
    che non sei già più come prima
    e ti senti depresso.
    La chiave tremenda, appena si gira la chiave
    siamo dentro a una stanza:
    si mangia, si dorme, si beve.

    Ne ho conosciute tante di famiglie, la famiglia è più economica e protegge di più. Ci si organizza bene, una minestra per tutti, tranquillanti, aspirine per tutti, gli assorbenti, il cotone, i confetti Falqui. Soltanto quattrocento lire per purgare tutta la famiglia. Un affare. Si caga, in famiglia. Si caga bene, lo si fa tutti insieme.

    Nelle case non c'è niente di buono
    appena una porta si chiude dietro a un uomo
    quell'uomo è pesante e passa di moda sul posto
    incomincia a marcire, a puzzare molto presto.
    Nelle case non c'è niente di buono
    c'è tutto che puzza di chiuso e di cesso:
    si fa il bagno, ci si lava i denti
    ma puzziamo lo stesso.
    Amore ti lascio, ti lascio.

    C'è solo la strada su cui puoi contare
    la strada è l'unica salvezza
    c'è solo la voglia e il bisogno di uscire
    di esporsi nella strada e nella piazza
    perché il giudizio universale
    non passa per le case
    le case dove noi ci nascondiamo
    bisogna ritornare nella strada
    nella strada per conoscere chi siamo.

    C'è solo la strada su cui puoi contare
    la strada è l'unica salvezza
    c'è solo la voglia e il bisogno di uscire
    di esporsi nella strada, nella piazza
    perché il giudizio universale
    non passa per le case
    e gli angeli non danno appuntamenti
    e anche nelle case più spaziose
    non c'è spazio per verifiche e confronti.

    [parlato] Laura, ti amo.
    Laura, ho bisogno di te.
    Con te io ritrovo la strada, le piazze, i giovani, gli studenti. Li avevo lasciati qualche anno fa con la cravatta. Sono molto cambiati, sono molto più belli. Le idee, sì, le idee sono cambiate, e i loro discorsi e il modo di vestire. Gli esseri meno. Gli esseri non sono molto cambiati. Vanno ancora nelle aule di scuola a brucare un po' di medicina, fettine di chimica, pezzetti di urbanistica con inserti di ecologia, a ore pressappoco regolari. Ed esiste ancora il bar, tra un intervallo e l'altro. E poi l'amore, per fabbricarsi una felicità. Come noi ora. Una coppia, e ancora tante coppie.
    Unica diversità, un viaggio in India su una Due cavalli. Due, come noi.

    E poi ancora una porta, ancora una casa
    ma siamo convinti che sia un'altra cosa
    Perché abbiamo esperienze diverse
    non può finir male
    perché abbiamo una chiave moderna
    abbiamo una Yale
    perché è tutto un rapporto diverso
    che è molto più avanti
    ma c'è sempre una casa, con altre aspirine e calmanti
    e di nuovo mi trovo a marcire
    in un'altra famiglia, la nostra, la mia
    abbracciarla guardando la porta
    e la mia poesia.
    Amore, ti lascio, vado via.

    C'è solo la strada su cui puoi contare
    la strada è l'unica salvezza
    c'è solo la voglia, il bisogno di uscire
    di esporsi nella strada, nella piazza
    perché il giudizio universale
    non passa per le case
    in casa non si sentono le trombe
    in casa ti allontani dalla vita
    dalla lotta, dal dolore, dalle bombe.

    [parlato] Lidia, ti amo.
    Lidia, ho bisogno di te... ma, per favore, in un hotel meublé.

    Perché il giudizio universale
    non passa per le case
    le case dove noi ci nascondiamo
    bisogna ritornare nella strada
    nella strada per conoscere chi siamo.

    C'è solo la strada su cui puoi contare
    la strada è l'unica salvezza
    c'è solo la voglia, il bisogno di uscire
    di esporsi nella strada, nella piazza.
    Perché il giudizio universale
    non passa per le case
    in casa non si sentono le trombe
    in casa ti allontani dalla vita
    dalla lotta, dal dolore, dalle bombe.

    ...Perché il giudizio universale
    non passa per le case
    in casa non si sentono le trombe
    in casa ti allontani dalla vita
    dalla lotta, dal dolore, dalle bombe.
     
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  2. °Ombra°
     
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    per continuare in bellezza, questa volta un pezzo tanto critico quanto riflessivo..
    Ammetto che è un po' lunga (circa 14 minuti, tutti quasi parlati) ma non annoia.

    IO SE FOSSI DIO

    Io se fossi Dio...
    e io potrei anche esserlo,
    sennò non vedo chi!

    Io se fossi Dio,
    non mi farei fregare dai modi furbetti della gente,
    non sarei mica un dilettante,
    Sarei sempre presente!
    Sarei davvero in ogni luogo a spiare
    o meglio ancora a criticare
    appunto cosa fa la gente.
    Per esempio il piccolo borghese
    com'è noioso,
    non commette mai peccati grossi,
    non è mai intensamente peccaminoso.
    Del resto, poverino, è troppo misero e meschino
    e pur sapendo che Dio è più esatto di una Sveda
    lui pensa che l'errore piccolino non lo conti o non lo veda.

    Per questo
    io se fossi Dio,
    preferirei il secolo passato,
    se fossi Dio
    rimpiangerei il furore antico,
    dove si odiava, e poi si amava,
    e si ammazzava il nemico!

    Ma io non sono ancora
    nel regno dei cieli,
    sono troppo invischiato
    nei vostri sfaceli...

    Io se fossi Dio,
    non sarei così coglione
    a credere solo ai palpiti del cuore
    o solo agli alambicchi della ragione.

    Io se fossi Dio,
    sarei sicuramente molto intero
    e molto distaccato
    come dovreste essere Voi!

    Io se fossi Dio,
    non sarei mica stato a risparmiare,
    avrei fatto un uomo migliore.
    Si vabbè lo ammetto
    non mi è venuto tanto bene,
    ed è per questo, per predicare il giusto,
    che io ogni tanto mando giù qualcuno,
    ma poi alla gente piace interpretare
    e fa ancora più casino!

    Io se fossi Dio,
    non avrei fatto gli errori di mio figlio,
    e sull'amore e sulla carità
    mi sarei spiegato un po' meglio.

    Infatti non è mica normale
    che un comune mortale
    per le cazzate tipo compassione e fame in India,
    c'ha tanto amore di riserva
    che neanche se lo sogna,
    che viene da dire:
    "Ma dopo come fa a essere così carogna?"

    Io se fossi Dio,
    non sarei ridotto come Voi
    e se lo fossi io certo morirei
    per qualcosa di importante.

    Purtroppo l'occasione
    di morire simpaticamente
    non capita sempre,
    e anche l'avventuriero più spinto
    muore dove gli può capitare
    e neanche tanto convinto.

    Io se fossi Dio,
    farei quello che voglio,
    non sarei certo permissivo,
    bastonerei mio figlio,
    sarei severo e giusto,
    stramaledirei gli Inglesi
    come mi fu chiesto,
    e se potessi
    anche gli africanisti e l'Asia
    e poi gli Americani e i Russi;
    bastonerei la militanza
    come la misticanza
    e prenderei a schiaffi
    i volteriani, i ladri,
    gli stupidi e i bigotti:
    perché Dio è violento!
    E gli schiaffi di Dio
    appiccicano al muro tutti!

    Ma io non sono ancora
    nel regno dei cieli,
    sono troppo invischiato
    nei vostri sfaceli...

    Finora abbiamo scherzato!
    Ma va a finire che uno
    prima o poi ci piglia gusto
    e con la scusa di Dio tira fuori
    tutto quello che gli sembra giusto.

    E a te ragazza
    che mi dici che non è vero
    che il piccolo borghese
    è solo un po' coglione,
    che quel uomo è proprio un delinquente,
    un mascalzone, un porco in tutti i sensi, una canaglia
    e che ha tentato pure di violentare sua figlia!

    Io come Dio inventato,
    come Dio fittizio,
    prendo coraggio
    e sparo il mio giudizio e dico:
    "Speriamo che a tuo padre
    gli sparino nel culo cara figlia!".
    Così per i giornali diventa
    un bravo padre di famiglia.

    Io se fossi Dio,
    maledirei davvero i giornalisti
    e specialmente tutti,
    che certamente non son brave persone
    e dove cogli, cogli sempre bene.
    Compagni giornalisti avete troppa sete
    e non sapete approfittare delle libertà che avete,
    avete ancora la libertà di pensare
    ma quello non lo fate
    e in cambio pretendete la libertà di scrivere,
    e di fotografare immagini geniali e interessanti,
    di presidenti solidali e di mamme piangenti.
    E in questa Italia piena di sgomento
    come siete coraggiosi, voi che vi buttate
    senza tremare un momento:
    cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti,
    e si direbbe proprio compiaciuti.
    Voi vi buttate sul disastro umano
    col gusto della lacrima in primo piano.
    Sì vabbè lo ammetto
    la scomparsa dei fogli e della stampa
    sarebbe forse una follia,
    ma io se fossi Dio,
    di fronte a tanta deficienza
    non avrei certo la superstizione della democrazia!

    Ma io non sono ancora
    del regno dei cieli,
    sono troppo invischiato
    nei vostri sfaceli...

    Io se fossi Dio,
    naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente,
    nel regno dei cieli non vorrei ministri
    e gente di partito tra le "balle",
    perché la politica è schifosa
    e fa male alla pelle.
    E tutti quelli che fanno questo gioco,
    che poi è un gioco di forza, è ributtante e contagioso
    come la lebbra e il tifo,
    e tutti quelli che fanno questo gioco,
    c'hanno certe facce
    che a vederle fanno schifo,
    che sian untuosi democristiani
    o grigi compagni del P.C.
    Son nati proprio brutti
    o perlomeno tutti finiscono così.

    Io se fossi Dio,
    dall'alto del mio trono
    vedrei che la politica è un mestiere come un altro
    e vorrei dire, mi pare Platone,
    che il politico è sempre meno filosofo
    e sempre più coglione!:
    è un uomo tutto tondo
    che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo,
    che scivola sulle parole
    anche quando non sembra o non lo vuole.

    Compagno radicale,
    la parola compagno non so chi te l'ha data,
    ma in fondo ti sta bene,
    tanto ormai è squalificata,
    compagno radicale,
    cavalcatore di ogni tigre, uomo furbino
    ti muovi proprio bene in questo gran casino
    e mentre da una parte si spara un po' a casaccio
    e dall'altra si riempiono le galere
    di gente che non centra un cazzo!
    Compagno radicale,
    tu occupati pure di diritti civili
    e di idiozia che fa democrazia
    e preparaci pure un altro referendum
    questa volta per sapere
    dov'è che i cani devono pisciare!

    Compagni socialisti,
    ma sì anche voi insinuanti, astuti e tondi,
    compagni socialisti,
    con le vostre spensierate alleanze
    di destra, di sinistra, di centro,
    coi vostri uomini aggiornati,
    nuovi di fuori e vecchi di dentro,
    compagni socialisti fatevi avanti
    che questo è l'anno del garofano rosso e dei soli nascenti,
    fatevi avanti col mito del progresso
    e con la vostra schifosa ambiguità!
    Ringraziate la dilagante imbecillità!

    Ma io non sono ancora
    nel regno dei cieli,
    sono troppo invischiato
    nei vostri sfaceli...

    Io se fossi Dio,
    non avrei proprio più pazienza,
    inventerei di nuovo una morale
    e farei suonare le trombe
    per il Giudizio universale.

    Voi mi direte perché è così parziale
    il mio personalissimo Giudizio universale?
    Perché non suonano le mie trombe
    per gli attentati, i rapimenti,
    i giovani drogati e per le bombe?
    Perché non è comparsa ancora l'altra faccia della medaglia.
    Io come Dio, non è che non ne ho voglia,
    io come Dio, non dico certo che siano ingiudicabili
    o addirittura, come dice chi ha paura, gli innominabili,
    ma come uomo come sono e fui
    ho parlato di noi, comuni mortali,
    quegli altri non li capisco,
    mi spavento, non mi sembrano uguali.
    Di loro posso dire solamente
    che dalle masse sono riusciti ad ottenere
    lo stupido pietismo per il carabiniere,
    di loro posso dire solamente
    che mi hanno tolto il gusto
    di essere incazzato personalmente.
    Io come uomo posso dire solo ciò che sento,
    cioè solo l'immagine del grande smarrimento.

    Però se fossi Dio
    sarei anche invulnerabile e perfetto,
    allora non avrei paura affatto,
    così potrei gridare, e griderei senza ritegno che è una porcheria,
    che i brigatisti militanti siano arrivati dritti alla pazzia!

    Ecco la differenza che c'è tra noi e gli innominabili:
    di noi posso parlare perché so chi siamo
    e forse facciamo più schifo che spavento,
    ma di fronte al terrorismo o a chi si uccide c'è solo lo sgomento.

    Ma io se fossi Dio,
    non mi farei fregare da questo sgomento
    e nei confronti dei politicanti
    sarei severo come all'inizio,
    perché a Dio i martiri
    non gli hanno fatto mai cambiar giudizio.

    E se al mio Dio che ancora si accalora,
    gli fa rabbia chi spara,
    gli fa anche rabbia il fatto
    che un politico qualunque
    se gli ha sparato un brigatista,
    diventa l'unico statista.

    Io se fossi Dio,
    quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio,
    c'avrei ancora il coraggio di continuare a dire
    che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia Cristiana
    è il responsabile maggiore di vent'anni di cancrena italiana.

    Io se fossi Dio,
    un Dio incosciente enormemente saggio,
    avrei anche il coraggio di andare dritto in galera,
    ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora
    quella faccia che era!

    Ma in fondo tutto questo è stupido
    perché logicamente
    io se fossi Dio,
    la Terra la vedrei piuttosto da lontano
    e forse non ce la farei ad accalorarmi
    in questo scontro quotidiano.

    Io se fossi Dio,
    non mi interesserei di odio o di vendetta
    e neanche di perdono
    perché la lontananza è l'unica vendetta
    è l'unico perdono!

    E allora
    va a finire che se fossi Dio,
    io mi ritirerei in campagna
    come ho fatto io...
     
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  3. jackmorrow
     
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    Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
    Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà. ... la mamma no.

    Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.

    Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.

    Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.

    Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche... lo esigevano tutti.

    Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.

    Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.

    Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista.

    Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano.

    Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.

    Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.

    Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.

    Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.

    Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.

    Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.

    Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l’operaio.

    Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio.

    Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.

    Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe...

    Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.

    Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.

    Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.

    Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.

    Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.

    Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Lenin.

    Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia.

    Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.

    Qualcuno era comunista perché c’era il grande partito comunista.

    Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.

    Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.

    Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d’Europa.

    Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda.

    Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.

    Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera...

    Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.

    Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.

    Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos’altro.

    Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.

    Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.

    Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa. Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno; era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.

    Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come... più di sé stesso. Era come... due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.

    No. Niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare... come dei gabbiani ipotetici.

    E ora? Anche ora ci si sente come in due. Da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana

    e dall’altra il gabbiano senza più neanche l’intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.

    Due miserie in un corpo solo
     
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  4. Andre the Immortal
     
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    E visto che ci siamo... metto la migliore secondo me

    Tutti noi ce la prendiamo con la storia
    ma io dico che la colpa è nostra,
    è evidente che la gente è poco seria
    quando parla di sinistra o destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Fare il bagno nella vasca è di destra
    far la doccia invece è di sinistra,
    un pacchetto di Marlboro è di destra
    di contrabbando è di sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Una bella minestrina è di destra
    il minestrone è sempre di sinistra,
    quasi tutte le canzoni son di destra
    se annoiano son di sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Le scarpette da ginnastica o da tennis
    hanno ancora un gusto un po' di destra,
    ma portarle tutte sporche e un po' slacciate
    è da scemi più che di sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    I blue-jeans che sono un segno di sinistra
    con la giacca vanno verso destra,
    il concerto dello stadio è di sinistra
    mentre i prezzi sono un po' di destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    La patata per natura è di sinistra
    spappolata nel purè è di destra,
    la corsia del sorpasso è a sinistra
    ma durante le elezioni è a destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    La piscina bella azzurra e trasparente
    è evidente che sia un po' di destra,
    mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare
    son di merda più che sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    L'ideologia, l'ideologia
    malgrado tutto credo ancora che ci sia,
    è la passione, l'ossessione della tua diversità
    che al momento dove è andata non si sa
    dove non si sa
    dove non si sa.

    Io direi che il culatello è di destra
    la mortadella è di sinistra,
    quasi sempre il mal di testa è di destra
    la colite invece è di sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    La tangente per natura è di destra
    col permesso di chi sta a sinistra,
    non si sa se la fortuna sia di destra
    ma la sfiga è sempre di sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Il saluto vigoroso a pugno chiuso
    è un antico gesto di sinistra,
    quello un po' degli anni '20, un po' romano
    è da stronzi oltre che di destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    L'ideologia, l'ideologia
    non so se è un mito del passato o un'isteria,
    è il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché
    con la scusa di un contrasto che non c'è
    se c'è chissà dov'è
    se c'è chissà dov'è.

    Canticchiar con la chitarra è di sinistra
    con il karaoke è di destra,
    i collant sono quasi sempre di sinistra
    il reggicalze è più che mai di destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    La risposta delle masse è di sinistra
    col destino di spostarsi a destra,
    son sicuro che il bastardo è di sinistra
    mentre il figlio di puttana è a destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Una donna emancipata è di sinistra
    riservata è già un po' più di destra,
    ma un figone resta sempre un'attrazione
    che va bene per sinistra e destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Tutti noi ce la prendiamo con la storia
    ma io dico che la colpa è nostra,
    è evidente che la gente è poco seria
    quando parla di sinistra o destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Destra-sinistra
    Destra-sinistra
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    Basta!
     
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  5. jackmorrow
     
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    CITAZIONE (Andre the Immortal @ 3/9/2008, 20:34)
    E visto che ci siamo... metto la migliore secondo me

    Tutti noi ce la prendiamo con la storia
    ma io dico che la colpa è nostra,
    è evidente che la gente è poco seria
    quando parla di sinistra o destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Fare il bagno nella vasca è di destra
    far la doccia invece è di sinistra,
    un pacchetto di Marlboro è di destra
    di contrabbando è di sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Una bella minestrina è di destra
    il minestrone è sempre di sinistra,
    quasi tutte le canzoni son di destra
    se annoiano son di sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Le scarpette da ginnastica o da tennis
    hanno ancora un gusto un po' di destra,
    ma portarle tutte sporche e un po' slacciate
    è da scemi più che di sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    I blue-jeans che sono un segno di sinistra
    con la giacca vanno verso destra,
    il concerto dello stadio è di sinistra
    mentre i prezzi sono un po' di destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    La patata per natura è di sinistra
    spappolata nel purè è di destra,
    la corsia del sorpasso è a sinistra
    ma durante le elezioni è a destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    La piscina bella azzurra e trasparente
    è evidente che sia un po' di destra,
    mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare
    son di merda più che sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    L'ideologia, l'ideologia
    malgrado tutto credo ancora che ci sia,
    è la passione, l'ossessione della tua diversità
    che al momento dove è andata non si sa
    dove non si sa
    dove non si sa.

    Io direi che il culatello è di destra
    la mortadella è di sinistra,
    quasi sempre il mal di testa è di destra
    la colite invece è di sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    La tangente per natura è di destra
    col permesso di chi sta a sinistra,
    non si sa se la fortuna sia di destra
    ma la sfiga è sempre di sinistra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Il saluto vigoroso a pugno chiuso
    è un antico gesto di sinistra,
    quello un po' degli anni '20, un po' romano
    è da stronzi oltre che di destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    L'ideologia, l'ideologia
    non so se è un mito del passato o un'isteria,
    è il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché
    con la scusa di un contrasto che non c'è
    se c'è chissà dov'è
    se c'è chissà dov'è.

    Canticchiar con la chitarra è di sinistra
    con il karaoke è di destra,
    i collant sono quasi sempre di sinistra
    il reggicalze è più che mai di destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    La risposta delle masse è di sinistra
    col destino di spostarsi a destra,
    son sicuro che il bastardo è di sinistra
    mentre il figlio di puttana è a destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Una donna emancipata è di sinistra
    riservata è già un po' più di destra,
    ma un figone resta sempre un'attrazione
    che va bene per sinistra e destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Tutti noi ce la prendiamo con la storia
    ma io dico che la colpa è nostra,
    è evidente che la gente è poco seria
    quando parla di sinistra o destra.

    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
    Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

    Destra-sinistra
    Destra-sinistra
    Destra-sinistra
    Basta!

    Me l'ero quasi scordata, sembrano essere passati secoli dall'ultima volta che l'ho sentita
     
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4 replies since 27/9/2007, 22:32   214 views
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