La conoscenza è dannosa?

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  1. Strider345
     
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    Vi pongo ora un quesito spinoso (non perchè derivato da Spinoza :lol: )...

    La conoscenza ci mette di fronte a molte scoperte, sconvolgenti, interessanti, stupende, grandiose, ci permette di elevarci, di sapere le cose come sono realmente, tramite delle prove (certo, magari confutabili, si chiama evoluzione) ma di sicuro ci danno dei fondamenti che altre forme di pseudo-conoscenza (fede, oroscopi, religioni) non ci danno.
    Tuttavia, ciò che sento e che probabilmente hanno sentito molti pensatori in passato, e che forse sentite anche voi, la conoscenza non è salutare....

    Gia'.... mi chiedo spesso se vale davvero la pena sapere che siamo un insieme di calcoli matematici, che i colori non esistono, che arriveremo (non è detto, ma ci sono molte probabilità che sarà così in futuro) a copiarci il cervello su un computer.
    Non sarebbe meglio vivere nell'ignoranza? Ci permette di elevarci... si... per conoscere che cosa fanno davvero le persone elevate che usano la loro conoscenza per il proprio unico interesse personale, economico principalmente.

    "La conoscenza ha permesso ai potenti di controllare meglio il popolo" ... se qualcuno l'ha gia' scritta io non lo so. L'ho scritta io questa frase. Di sicuro qualcuno l'avrà fatto prima di me, se qualcuno lo sa lo scriva.

    Perchè dunque lottare? Soffrire. Questo è l'unico scopo di chi conosce. Soffrire perchè si capisce che cosa succede tra chi ci "governa" e "salvaguardia" e non si può fare nulla.
    D'altronde.. cosa porta in realtà conoscere la realtà umana? Lo scoprire che siamo solo un anello di una catena estremamente più grande di noi, una razza che non fa altro che tentare di sopravvivere... si perchè anche se non sembra, noi esseri umani tendiamo a fare di tutto per proseguire la nostra esistenza. Siamo una razza destinata al passaggio su questo pianeta per lasciare spazio a qualcosa di più evoluto. Evoluzione, si, la parola chiave. Ma conoscendo questo... come si può essere felici?

    Ogni tanto invidio i contadini dell'antichità che guardando un cielo stellato di notte domandandosi cosa siano quei puntini luminosi tanto belli nel cielo...

    Pace....
     
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  2. Gamahuaia
     
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    Io l'ho sempre detto: a volte vorrei davvero essere ignorante... Se fossi ignorante non mi porrei il 90 per cento dei problemi che mi pongo attualmente, avrei la mente libera da ogni preoccupazione riguardo al mio stato di essere umano, riguardo alla situazione del nostro mondo che sta andando sempre di più verso un baratro, riguardo a qualsiasi cosa seria possa turbarbi... Allora alla fine, quali sono i vantaggi di non essere ignorante, di saper mettere in piedi un pensiero logico e un ragionamento complicato sulla propria esistenza? Solo il fatto di essere intelligente mi solleva un pò.. ma a cosa serve? Solo per trovare nuovi modi di soffrire oppure per trovare sistemi per evitare le sofferenze?
     
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  3. Zia_GArBagE
     
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    Oddio ragazzi,voi siete inevitabilmente vacillanti verso il pessimismo.
    La conoscenza è l'unica ricchezza che può salvare un essere umano:
    1-Evita di compiere nuovamente gli stessi errori che già noi o qualcuno prima di noi ha fatto;
    2-Permette di conoscere ciò di cui siamo circondati;
    L'ignoranza è l'oblio assoluto.Dall'ignoranza inoltre nasce la superstizione e quindi i pregiudizi,cose che fanno di un uomo un essere molto simile a un animale:una pecora.
    Quindi,vogliamo essere pecore felici che belano per tutta la vita,oppure esseri umani in grado di crescere grazie alla conoscenza che,anche attraverso sofferenze(ma da cui dobbiamo trarre il lato positivo,quindi la conoscenza,aver imparato qualcosa di nuovo),ogni giorno ci permette di crescere?
    Noi siamo stati creati non per essere un anello della grande catena dell'evoluzione umana,nessuno ha mai detto questo.Siamo venuti al mondo invece,anche se essendo coscienti che un giorno a noi sconosciuto non ci saremo più,per lasciare una traccia,per continuare a vivere nel ricordo di chi ci ha voluti bene.Infine pensate anche che noi siamo i più fortunati,dato che c'è gente sulla terra che non può neanche pensare a queste cose,ma deve invece pensare giorno dopo giorno a come poter SOPRAVVIVERE.
     
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  4. Strider345
     
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    Cara eli-g

    1. la storia e l'epoca che stiamo vivendo ora è un'ennesima prova del fatto che dal passato l'uomo non impara mai.
    2. certo, la conoscenza ci permette di sapere... ma a quale scopo realmente? Se non ci è permesso aiutare il mondo con quello che sappiamo, perchè c'è chi usa il sapere per sovrastare gli altri, che senso ha?

    In ogni caso: quello che dici è giusto in fin dei conti, la conoscenza ci aiuta a lasciare un segno. Il fatto è che l'uomo evita di conoscere apposta a volte, perchè non gliene frega nulla. Le persone che pensano si dividono in due categorie secondo me:
    1. Quelli che pensano e sanno, e comandano. Vivono bene.
    2. Quelli che pensano e sanno, e osservano chi comanda. Vivono nella merda.

    Nel mezzo si posizionano tutti gli altri esseri umani, gli ottusi, i ciechi, e coloro che lottano per sopravvivere.
    Il fatto è questo: quando qualcuno ha tutto, perchè noi italiani, diciamocela tutta, abbiamo tutto, vogliamo avere sempre più, e non pensiamo a risolvere i piccoli problemi o quelli che non ci toccano subito e direttamente (vedi petrolio ed effetto serra per esempio). Invece no, i nostri governanti pensano a risolvere i problemi più grandi!! Le puzzette in tram! (si, non sto scherzando ma è uscita una legge contro coloro che fanno le puzzette in tram, si beccano pure la multa.) Link
     
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  5. Zia_GArBagE
     
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    Credo tu ti stia concentrando un pò troppo sul problema politico.Comunque vedi,secondo me la stai prendendo un pò troppo al generale;mi spiego meglio:tu dici che l'uomo continua a sbagliare nella storia e che il sapere è quasi inutile dato che viene sovrastato dalla prepotenza dei più potenti.Io credo che,quando si ha la possibilità(e come hai detto noi Italiani la abbiamo)di sapere,di conoscere e di crescere in modo sano con la propria mente,dipende da noi e solo da noi e dalla nostra voglia di aiutare chi non ha queste possibilità,per esempio,il riuscire ea non farci sovrastare,a non farci sottomettere da chi ha più potere di noi(e il più delle volte non meritato).
    Credo sia un controsenso rimanere a chiedersi perchè il mondo sia così ingiusto e a criticare(spesso ragionevolmente)politici corrotti e potenti in genere.Se si ha veramente la VOLONTA' di cambiare il mondo(certo con un piccolo contributo)si pone essa davanti a tutti i problemi e gli ostacoli che si hanno di fronte;un esempio che posso farti è quello di associazioni come "Medici senza frontiere" o "Emergency"(sul campo medico),gruppi di medici che mettono a disposizione il loro sapere,la loro professionalità e la loro volontà a quelle persone che lottano ogni giorno per vivere e di cui noi spesso,presi come siamo da problemi più personali,ci dimentichiamo.
    Un uomo solo,certo ,non può cambiare il mondo,ma se pensi che uno e solo uno può far cambiare idea ad un'intera popolazione e quindi rendere realtà un pensiero perchè da personale l'ha convertito in comune,grazie alla sua intelligenza e al suo sapere(che lo rendono certo nettamente superiore agli ignoranti),allora credo si possa riflettere ed arrivare alla conclusione che ciò che si debba fare è agire,cominciare a fare qualcosa(naturalmente per adesso anche piccolo)per migliorare questo mondo partendo da noi e coinvolgendo con la nostra volontà chi ci circonda.
     
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  6. Strider345
     
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    si, effettivamente la tratto sul piano politico principalmente. Anche perchè è li che si vedono davvero le nefandezze che porta il sapere (certo, ovviamente non solo le nefandezze)

    Badate bene, la mia non è una critica al sapere: io sono molto contento in fin dei conti di essere consapevole di certe cose, ma pensandoci bene, ci sono volte in cui sto davvero male e non riesco a vedere il bello delle cose.

    Si perdono le forze dopo un po' però, quando vedi che in realtà le persone rimangono sempre sulle loro posizioni... soprattutto chi è gia' politicamente schierato, oppure ha degli schemi falsi in testa.. Io cerco sempre di fare qualcosa però, negli ambienti in cui mi trovo, ma principalmente scrivendo.
     
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  7. Zia_GArBagE
     
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    Succede a tutti,a chi più a chi meno,avere quei momenti in cui si vede proprio tutto nero.L'importante è poi capire che non serve assolutamente compiangere le nostre sfortune,ma ciò che ci fa evolvere psicologicamente è il riflettere,il pensare,a come i problemi che ci stanno a cuore potrebbero essere risolti e affrontere le avversità con un sorriso sulla bocca,anche a costo di illudere noi stessi.So benissimo che è difficile,io dico così ora ma questo è il mio quesito,il mio dilemma principale di quasi tutti i giorni;poi però vedo che a stare ricurva sui miei pensieri negativi mi porta solo a distanziarmi dagli altri e a presumere di essere migliore di loro e quindi a farmi del male.
    Sorridere ed essere forti per sfidare e vincere le avversità e per cogliere ogni occasione che giorno dopo giorno la vita ci può offrire.
     
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  8. Andre the Immortal
     
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    Mi permetto di dissentire... La conoscenza non hare so i potenti più in grado di controllarci...
    Cioè da una parte lo ha fatto, nel senso che tramite le tecnologie i "potenti" hanno più possibilità di tenerci sotto scacco, ma allo stesso tempo con i giusti mezzi e un po' di coraggio, la conscenza ci dà l'opportunità di: «prendere un po' di quella merda e ributtargliela indietro» insomma la conoscenza è una arma a doppio taglio, spetta ad una coscienza seria e razionale usarla nel modo corretto, chiedete a Einstein se non ci credete...
     
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  9. Strider345
     
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    CITAZIONE (Andre the Immortal @ 23/9/2007, 23:46)
    «prendere un po' di quella merda e ributtargliela indietro»

    Grillo docet, ne'? ;)
     
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  10. Gamahuaia
     
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    Anche io sono orgoglioso di fare parte di quella minoranza di giovani che ha fatto della conoscenza una base della propria esistenza, e quando dico che a volte mi piacerebbe essere ignorante, lo dico solo perchè vorrei vedere cosa si prova a non avere problemi per la testa, ma poi si finirebbe per essere "come tutti" e questo mi fa ribrezzo.
    L'unico vantaggio di essere "ignorante" è quello di non porsi dei dilemmi esistenziali, ma credo che non riuscirei a vivere dosì, sono i dilemmi che mi fanno andare avanti, ed è grazie alla conoscenza che posso pormeli e risolverli.
    Ma alla fine, almeno per il momento, la conoscenza è fine a sè stessa: se io sono "sapiente" creco di trasmettere il mio sapere ad altri, in modo che essi possano cambiare e cercare di migliorare il mondo, ma se quelli che non sanno, NON SANNO, non si interesseranno mai di usare le nozioni apprese per diffonderle, sempre che apprendano qualcosa.
    Il problema è sempre lo stesso, la conoscenza è utile all'individuo per elversi spiritualmente, ma in pratica, a cosa serve?
     
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  11. Andre the Immortal
     
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    CITAZIONE
    quando dico che a volte mi piacerebbe essere ignorante, lo dico solo perchè vorrei vedere cosa si prova a non avere problemi per la testa

    Dal mio punto di vista, non sapendo niente semplicemente non ti sentiresti... saresti obnubilato da inezie quotidiane futili e superflue dal punto di vista più elevato a cui siamo adesso... Il fatto che ci sia gente che certe cose nemmeno se le chiede dovrebbe far pensare a come questa gente vive... come dice Bergonzoni«Di cosa vivi? Che cibi mangi? Che cosa ti godi? Che musica ascolti? Cosa leggi? Cosa ti piace fare? » se riesci ad ottenere delle risposte degne di essere riportate allora ti trovi davanti una persona che ha trovato un senso nella propria vita...
     
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  12. °Ombra°
     
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    Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
    L'hai scritto pure come incipit dell'intero forum.
    Senza un po' di conoscenza e sapere, le uniche domande che vi potreste porre sarebbero.. "che vestito metto domani sera?... mi dona di più il giallo o il rosa?". No trovo che sapere sia sempre vantaggioso..
     
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  13. Andre the Immortal
     
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    CITAZIONE
    Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.

    Non posso negare che il conseguimento della conoscenza sia uno degli obbiettivi che dovrebbe portare un uomo ad affrontare la vita come un viaggio formativo... però c'è sempre l'altra faccia della medaglia... per dirla con i pink "the dark side of the moon", la conoscenza può essere anche dannosa a livello soggettivo, più si sa più si sta male... per dirla come il mio caro vecchio Schopenhauer : «Qui auget scientiam auget et dolorem»... insomma la conoscenza bisogna ampliarla il più possibile ma bisogna anche essere in grado di trattarla con maturità e coerenza... chiedete sempre ad Einstein
     
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12 replies since 20/9/2007, 19:55   138 views
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