[Orazio] - Tema della morte

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  1. Maailman loppu
     
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    Innanzitutto volevo farvi notare come la nostra società, rispetto a quella antica (poniamo ad esempio quella di epoca augustea di Orazio) faccia della morte un tabù molto diverso. Nell'antichità infatti la morte era sentita proprio come parte della vita, come dice Strider di parte di un ciclo naturale. Veniva rappresentata nelle tragedie in modo più esplicito e vissuto, ed era molto più vicina allo spettatore, si pensi anche solo ai giochi dei gladiatori. Inoltre ricordiamoci che, essendo più alta la mortalità, essa era più vicina anche nel quotidiano... L'esistenza stessa, nelle società tribali, è ancora oggi vista come una "serie di morti".... pensate al giovane che "muore" come bambino per "rinascere" al mondo degli adulti... il nostro mondo ha perso in parte la concezione della vita come una serie di cicli di vita e morte, di rinnovamento e decadenza... la morte viene allontanata così dal quotidiano... paradossalmente, però, non le si attribuisce il valore sacro del tabù... per esorcizzarla, noi la "hollywoodizziamo", le poniamo il filtro del cinema, la valenza commerciale, tanto che una tragedia dove muoiono migliaia di persone non viene più sentita da noi come portatrice di turbamento, a patto che sia sul grande schermo e basta... e questo bisogno di "annientare la morte" deriva proprio dal fatto che noi con la morte non abbiamo più familiarità.

    La mia visione della morte risente in gran parte dei miei valori religiosi. Io credo che la Divinità sia energia, e che essa sia immanente nel mondo, sia in tutto ciò che esiste. Ora, la scienza ha dimostrato che ogni cosa possiede energia - io sono convinta che anche la materia costituisca una forma di energia a frequenza "più bassa". Sono convinta che quando un persona muore, il suo corpo torni ad essere energia, mentre la sua anima (energia anche essa) si reincarni, si unisca ad altra energia e torni a vivere, finchè non ha sviluppato una serie di esperienze, o, per dirla con parole più "scientifiche" (anche se, come sostiene Kant, parlando di metafisica non possiamo parlare di scienza) finchè non ha concluso il suo ciclo... quindi sinceramente non mi fa paura tornare ad essere ciò che già sono, cioè energia... naturalmente mi fa un po' paura l'idea della morte in quanto si tratta comunque dell'idea dell'ignoto che ci viene incontro, senza contare che mi disgusta un po' pensare che un giorno dovrò decompormi o comunque essere bruciata (perchè vorrei essere cremata)... Ma non credo nel giudizio delle anime nell'aldilà, nel Paradiso o nell'Inferno. La Divinità è energia; è vero, morendo torniamo alla Divinità, ma solo per riunirci alla sua energia, che muove l'Universo. Per me l'aldilà è una danza, non la sala di un tribunale.
     
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12 replies since 17/9/2007, 16:20   7011 views
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