[Socrate] Giustizia e devozione alle leggi.

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  1. ~Nietzsche
     
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    Aaah...che dolce divertimento parlare di un individuo così tanto elevato (parere soggettivo). Come ben sappiamo (credo o.o), Socrate è stato condannato a morte, attraverso la cicuta, per immoralità, o, comunque, per aver corrotto l'animo dei giovani, e di aver tramato contro la patria. Nonostante fosse conscio di esser innocente, si sottomette alla volontà giuridica ateniese, e nonostante avesse l'opportunità di fuggire, si rifiuta categoricamente di fuggire: la morte è ciò che desidera. A mio parere e giudizio, opinabile, ovviamente, Socrate è un personaggio complessivamente positivo, e il suo ideale di giustizia è completamente comprensibile e corretto. Mi sono davvero stancato di udir cantanti, o comunque persone che abitano nel crudele mondo dello spettacolo, che asseriscono alla necessità di ribbellarsi alla società, di drogarsi, di fare ciò che più ci aggrada. Probabilmente vi sarà qualcuno in disaccordo, ma credo che le leggi sono state create per un Ordine Sovrano, al quale bisogna ubbidere. Le leggi esistono per essere rispettate, non per essere infranti. Attendo i vostri eruditi pareri. ^^
     
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  2. Strider345
     
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    Qui di erudito direi che non c'è proprio nessuno, diciamo che siamo giovani con la voglia di rendere le proprie giornate meno banali e superficiali di molti altri.

    Riguardo al tuo post lo ritengo discretamente corretto, mi è piaciuto il riassunto della vicenda di Socrate. In ogni caso le leggi servono per una convivenza civile. La maggior parte di esse non avrebbe nemmeno senso di esistere se la gente avesse il 10 % in più di rispetto del proprio prossimo, ma visto che il rispetto è una cosa ormai troppo vecchia per i giovani tele-video-disco-cellulare-suonerie dipendenti ecco che il buonsenso di chi governa (o governava, ormai anche chi governa di buonsenso non ne ha) ha dovuto riempire una mancanza.

    Le leggi ci sono e devono essere rispettate o come minimo essere tenute in considerazione. Esempio: se su una strada il limite è dei 70 KM/h (anche questa è una legge) e io decido di andare ai 170 km/h infrango la legge, in maniera molto più grave di quanto potrebbe farlo un'altra persona che viaggia ai 75 km/h. Se viaggio ai 170 devo essere consapevole delle conseguenze e se prendo sotto un civile e lo spappolo, almeno devo fermarmi. Se viaggio ai 75 non cambierà niente, perchè se mi si parerà di fronte un civile lo investirò con le stesse conseguenze dei 70 km/h del limite. Dunque le leggi ci sono e quindi io dovrò viaggiare ai 70. Tuttavia dovrebbe esserci un regime di tolleranza, cioè se viaggio a 71, 72 non dovrei subire alcuna pena. Ecco le pecche delle leggi, sono rigide. Invece dovrebbe esserci comunque una garanzia di tolleranza di errore e qui entrano in gioco gli esseri umani con tutti i loro pregiudizi e sbalzi di umore (si, perchè se viaggiando ai 75 mi ferma un vigile razzista e io sono italiano magari non mi fa nulla, ma se ai 75 ci va un rumeno magari gli ritira la patente).

    Ovviamente ci sono infità di esempi. Il numero di leggi presenti in una costituzione è inversamente proporzionale al livello di educazione del popolo (cioè se il popolo fosse più educato e rispettoso potrebbero esserci meno leggi).

    Il discorso della ribellione alla società.
    Ecco, qui si aprono scenari interessanti. Drogarsi non vuol dire ribellarsi, questo forse ai giovanotti che lo fanno e ai cantanti che lo inneggiano non è chiaro. La droga fa parte della società così come il fumo, l'alcool e tutte le forme di dipendenza. La società VUOLE popolo dipendente da qualcosa, così per tenerlo nelle sue tenaglie.

    QUOTE
    Cito Caparezza
    ...non fumo, non mi canno, non mi drogo, non bevo,
    a volte penso di essere il vero alternativo...

    è verissimo se ci pensate. Il nostro forum è una ribellione alla società, un luogo dove dire tutto il vero dal basso, cioè dal popolo, che siamo noi, distaccati (ci proviamo) dal mondo della televisione e dei falsi miti.
     
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  3. ~Nietzsche
     
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    Intanto ti ringrazio per aver gradito il mio breve riassunto sulla vicenda di Socrate. Hai ragione, prima mi sono espresso un pò male. Quando affermo che ci sono cantanti che dicono che sia lecito fare tutto ciò che si vuole, faccio rientrare ciò in una sfera globale, nella frase che amano tanto dire: "Fate ciò che volete". Di conseguenza, ho pensato a una serie di forme di dipendenza. Bello anche il discorso sulla giustizia, espresso dall'esempio del limite stradale. Su una cosa sono in disaccordo. Come hai detto tu, la legge è a volte troppo severa, dovuto giustamente al livello elevato di criminalità, ma se ad esempio, una legge dice che in una certa via non si può andare oltre i 60 Km/h, e io vado a una velocità di 61 Km/h non ti pare sia corretto dare una multa? Altrimenti, io politico, avrei ordinato che il limite fosse di 61 Kmh/h. Questa è l'unica cosa in cui non concordo. Per il resto sono in completo accordo. Considera anche che ho una certa età. ^^
     
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  4. Strider345
     
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    CITAZIONE (~Nietzsche @ 13/8/2008, 13:54)
    Su una cosa sono in disaccordo. Come hai detto tu, la legge è a volte troppo severa, dovuto giustamente al livello elevato di criminalità, ma se ad esempio, una legge dice che in una certa via non si può andare oltre i 60 Km/h, e io vado a una velocità di 61 Km/h non ti pare sia corretto dare una multa? Altrimenti, io politico, avrei ordinato che il limite fosse di 61 Kmh/h. Questa è l'unica cosa in cui non concordo. Per il resto sono in completo accordo. Considera anche che ho una certa età. ^^

    Dunque, i limiti stradali non servono forse per garantire sicurezza?
    Visto che è così, cambia qualcosa viaggiare a 61 in una strada in cui il limite è 60? Hai ragione, il sindaco poteva mettere il limite di 61. Ma non l'ha fatto. Mi viene da pensare che sia stato messo quel limite soltanto per fare "numero tondo". O per ciulare i soldi agli automobilisti tramite una multa salatissima per aver violato la legge di ben 1 km/h! E' un po' assurdo, ecco perchè io avevo pensato piuttosto che ad un limite fisso, ad un regime di tolleranza. 5 km/h in più o in meno non cambiano la situazione di sicurezza. 10 si invece.
    Non credi?
     
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  5. ~Nietzsche
     
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    Probabilmente sì. Tuttavia i politici sono più furbi di quel che sembrino. Resta il fatto che, se si stabilisce un limite di tolleranza, alla fine si ragionerebbe in maniera errata, chiedendosi, ad esempio: "Se hanno aggiunto un limite di tolleranza di 1 Km/h, ne potrebbero aggiungere un altro!" E così via. :tu:
     
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  6. Gamahuaia
     
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    Bè, la questione dei limiti di velocità è destinata a non finire, se si prosegue conq eusto ragionamento... La mia opinione al riguardo è che i limiti sulle strade non dovrebbero essere presi come un limite invalicabile, ma come una raccomandazione da parte del codice della strada a procedere con più o meno prudenza in un determinato tratto. Mi spiego. Anche io penso che ci dovrebbe essere maggiore tolleranza da parte dei vigili e di coloro che fanno multe, ma non per il fatto della velocità in sè, ma perchè dovrebbero essere gli automobilisti, se avessero un pò di sale in zucca, a valutare quale velocità sia più consona al tipo di strada percorsa. Ma è anche vero che di persona al volante "senzienti" ce ne siano ormai poche e che tutti se ne fregano delle regole, quindi, semrpe purtroppo, è necessario che vengano imposti i limiti di velocità e che si facciano le multe a quelli sorpresi a oltrepassarli... Forse mi sono dilungato troppo, ma il concetto di base è che la giustizia e le leggi dovrebbero servire solo a regolamentare la vita quotidianza, ma purtroppo al giorno d'oggi, per me, non hanno più senso, perchè, più leggi si creano, più nascono delinquenti che hanno l'unico scopo di infrangerle... Discorso un pò contorto, ma che ci volete fare, io sono utopista inq uesto ambito, come per quello dei soldi, quindi sono consapevole che le mie idee sono impraticabili, esprimo solo il mio parere
     
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  7. Strider345
     
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    Le leggi, c'è da dire, sono anche quelle che regolano la nostra esistenza, ma non sto parlando di leggi imposte dai governi. La natura stessa ci impone delle leggi, come quella che la forza di gravità di un corpo è una forza attrattiva (cosa che noi tentiamo continuamente di infrangere solo camminando sulla Terra), o che i due poli opposti di una calamita sono indivisibili (come sapete, tagliando una calamita a metà vengono fuori solo altre 2 calamite e non un polo positivo e un polo negativo distinti).

    In sostanza.. noi esseri umani sentiamo il bisogno di appellarci a delle leggi (regole che non cambiano, universali) per sopravvivere.
     
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  8. Gamahuaia
     
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    Certo, hai ragione, ma io mi ero soffermato alle leggi degli uomini, non a quelle della natura, in quanto il titolo della discussione era "giustizia e devozione alle leggi". Pensavo si riferisse principalmente a quelle
     
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  9. jackmorrow
     
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    " Sed lex, dura lex"
    Sono il primo a obbedire alle leggi e a rispettarle.
    Non odio i polizziotti, non provo gusto nell'insultarli, non vedo in loro il nemico.
    Ubbidire non vuol dire sottomettersi.
    Ribellarsi non vuol dire creare anarchia ( o fumare marjiuana ) .
    Le leggi, non sono fatte epr essere infrante, come si suol fare , persino in parlamento, ma neanche per essere venerate.
    Esse sono elaborate da umani, e come i loro creatori possono essere sbagliate.
    Non parlo dei limiti di velocità in cui comunque il 10 % di tolleranza ( ad esempio , se il limite è 60 km/h sei "perdonato fino ai 66 ), che sono un tentativo, non sempre efficente, di porre un freno ad alcuni pazzi al volante.
    Le leggi razziali erano leggi, eppure non era umano ubbidire.
    La condanna a morte , non parliamone.
    L'apartheid, in Sud Africa è stato legale fino a 20 anni fa, ed in prigione ci andavano i sognatori, non i veri criminali.
    Questa, signori miei, è la legge.
    Una donna terribile, a cui non dare troppa fiducia.
     
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