Beppe Grillo

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  1. Gamahuaia
     
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    Strider345 edit: ma che post inutile è questo? Avviso..

    Edited by Strider345 - 18/10/2007, 22:58
     
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  2. Strider345
     
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    Preso dal blog di Beppe

    CITAZIONE
    19 Ottobre 2007
    La legge Levi-Prodi e la fine della Rete

    Ricardo_Franco_Levi.jpg

    Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
    La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
    I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
    L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
    Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
    La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
    Il 99% chiuderebbe.
    Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
    Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.
    Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.
    Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.
    Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.

    Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a : [email protected]

    Questo dimostra cosa sia l'Italia in realtà. Soldi, tutti hanno bisogno di soldi, lo stato non vuole altro che i nostri soldi. Tappare la bocca ad Internet vorrà dire davvero una rivolta popolare alla quale questa volta parteciperei attivamente sul campo. Siete avvisati tutti, politici carissimi nostri.

    P.s. altro che governo di sinistra, qui si stanno uniformando tutti, la voce del popolo non è più nulla per nessuno.
     
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  3. Andre the Immortal
     
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    Dovrei crescere in un paese così? Ma per piacere... sono mica matto
     
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  4. Strider345
     
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    Forse scappare è la soluzione più saggia, ma a me pare anche la più facile... e la più codarda. Senza offesa.
     
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  5. Andre the Immortal
     
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    Questo non lo concedo... io l'Italia l'ho trovata così e voglio averci il meno a che fare possibile... sono poco complice di questo scempio... è una battaglia che io non ho né combattuto né tantomeno perso...
     
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  6. Strider345
     
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    Giusta osservazione effettivamente. Tuttavia, mi piacerebbe poter dire :"sono italiano", a testa alta.. tuttavia continuo a ritenermi dissociato dal genere umano
     
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  7. Andre the Immortal
     
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    Anch'io sogno di sentirmi parte di uno stato... ma per ora non ne ho grande orgoglio... sono più affezionato ad uno stato che vedo una volta all'anno che a questo stivale pieno di buchi...
     
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  8. Gamahuaia
     
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    CITAZIONE
    Strider345 edit: ma che post inutile è questo? Avviso..

    era solo una reazione alla battuta dell'immortale...


    Cmq se una cosa del genere dovesse verificarsi credo che andrei sotto casa dei politici a urlare a squarciagola tutto quello che non potrei più scrivere su internet, ovviamente con una buona scorta di spranghe, napalm e famas nella borsa...

    Il mio sentimento nazionalista non è mai stato così basso come negli ultimi tempi... Bah... No words..
     
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  9. Strider345
     
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    Il metodo non è il più corretto. Tuttavia nella storia solo le parole non sono mai servite a nulla. La rivoluzione francese per esempio: tante belle parole, ma fino a quando non sono scesi tutti in piazza a far paura ai potenti, non successe quasi nulla di rilevante, solo un gran polverone burocratico.
    Purtroppo però anche la rivolta è sbagliata. Che fare?
     
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23 replies since 23/9/2007, 20:28   298 views
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